L’Eremo di Santa Chelidonia è un invito a godersi la sacralità della natura. I rumori sono lontani; il profumo dell’erba è inebriante; poi all’improvviso appaiono tra gli alberi, imponenti muraglioni, grandi archi gotici e una cappella scavata nella roccia. Tutto riporta a un profondo senso di pace e armonia.
Nel 1061 dall’abate Simone per esaudire, a dieci anni dalla morte, le volontà di santa Chelidonia, costruì un monastero proprio qui, nel luogo dove era vissuta per quasi sessant’anni. Una donna singolare che, a suo modo, ha combattuto la violenza di quei tempi. Nobile e colta, la “Rondinella” (dal greco chélidon) alla vita protetta del convento preferì la quiete spirituale della natura; ma non risparmiò mai un monito ai ricchi abati-guerrieri di Subiaco che, sconcertati dalla sua determinazione, rispettarono le sue scelte.
L’Eremo di Santa Chelidonia è un viaggio nella leggerezza dell’anima; un luogo dalla bellezza mistica, alla base di Morra Ferogna, dove già gli antichi adoravano Feronia, protettrice dei boschi e dell’acqua, e da cui perdersi nella vista mozzafiato sulla vallata e le catene montuose che sfumano all’orizzonte.
Si raggiunge con una bella escursione lungo il sentiero 671b.