Sorge proprio accanto al torrente Licenza, la Chiesa di Santa Maria della Vittoria a Percile; una testimonianza viva del legame profondo tra questa stretta vallata e l’acqua.

Il suo stile romanico riporta al pieno Medioevo, quando il senso religioso dei re spesso s’intrecciava con le convenienze del regno e alla realizzazione degli edifici sacri si dava anche un valore politico. Si dice, infatti, che la Chiesa di Santa Maria della Vittoria fu costruita, nel 1268, per volere del re di Francia Carlo d’Angiò, dopo la Battaglia di Tagliacozzo in cui sconfisse il giovanissimo Corradino di Svevia.
La chiesa è addossata a un antico ospitale per pellegrini. All’interno due colonne romane, raccordate da un arco a sesto acuto, marcano il presbiterio. A causa dell’umidità, delle decorazioni originali rimangono solo due porzioni di affreschi che lasciano però ben vedere la delicatezza dello stile. Il portale d’ingresso era realizzato con un bassorilievo di epoca romana con raffinati motivi marini; quasi un richiamo simbolico al luogo, delimitato dal torrente Licenza, dai fossi che vi confluiscono e, dalla sorgente terapeutica degli Aliucci.
Nel 1981 furono rubati i pezzi più belli (poi ritrovati nel 2019); quel che ne rimase fu trasferito nella chiesa parrocchiale del borgo, tranne un frammento che è murato in una parete della chiesa