Armoniosamente inserita in un bosco secolare da cui emergono mura reticolari, terme e raffinati pavimenti a mosaico, la Villa di Orazio è il simbolo dell’essenza del buon vivere in armonia con la natura tanto caro a Quinto Orazio Flacco, il poeta del Carpe Diem.
La Villa gli fu donata da Mecenate, il suo più intimo amico, nel 33 a. C.; le accurate descrizioni, immortalate nelle sue opere, delle selve dei Monti Lucretili, del fiume Digentia e del Pagus Mandela, non lasciano dubbi sul fatto che era proprio questa la casa in cui egli amava rifugiarsi “lontano dal caos della città”, per vivere in tranquillità e semplicità, dedicandosi alla filosofia, alla letteratura e alla poesia.