È davvero elegante la Collegiata di Santa Maria Assunta a Trevi nel Lazio, uno scrigno di bellezza che guarda l’affascinante panorama dei Monti Simbruini e dei Cantari.
Dal Medioevo al barocco, la Collegiata di Santa Maria Assunta è una carrellata di stili che si amalgamano perfettamente. Uno dietro l’altro appaiono i suoi gioielli: gli splendidi marmi policromi degli altari recuperati, come si faceva all’epoca, dalla vicina Villa di Traiano; l‘elaborato ciborio, la Cappella dei Santi Cosma e Damiano, con i bei dipinti secenteschi di Juan Andrés Ricci; fino allo splendido organo realizzato dal celebre organaro Ennio Bonifazi nel 1634.
Ma non finisce qui, sotto c’è la cripta che accoglie le spoglie di san Pietro Eremita. Anche se il restauro secentesco, con l’aggiunta di stucchi e di una raffinata cancellata di ferro battuto, ha modificato le sue linee severe, rimane intatta l’aura di sacralità; un sentimento profondo che da secoli lega Trevi nel Lazio a Rocca di Botte, il paese natio del santo, in una serie di festività e da un cammino che li unisce attraverso le montagne.