È un viaggio nello sfarzo della Roma imperiale, la collezione del Museo Archeologico Villa di Traiano, per conoscere il lusso, le comodità e le abitudini di uno dei più famosi condottieri della storia.

Allestito nel casale all’interno dell’area archeologica degli Altipiani di Arcinazzo, il Museo Archeologico Villa di Traiano mette in mostra i reperti rinvenuti nelle diverse campagne di scavo. Una splendida raccolta, benché la villa sia stata utilizzata, fin dall’Alto Medioevo, come cava di materiali pregiati che oggi si ritrovano nell’Abbazia di Santa Scolastica e nelle chiese dei borghi vicini.

Nelle grandi sale si ammirano eleganti ceramiche invetriate; oggetti e attrezzi d’uso quotidiano; elementi murari con sigle e marchi di fabbrica, utili a comprendere le dinamiche di produzione, trasporto e posa in opera dei materiali nei cantieri romani; curiosità come i laterizi, realizzati in loco, su cui sono rimaste impresse impronte di cervidi e lupi. L’opulenza delle finiture è ben documentata nella sezione che accoglie uno dei ricercati bassorilievi a tema marino che adornava il ninfeo del triclinio, porzioni di pitture e stucchi e frammenti di lastre parietali e cornici di marmi pregiati che stupiscono per la varietà cromatica, così come le porzioni di alcuni dei magnifici pavimenti, che ancora si possono osservare negli ambienti di questa sontuosa villa di caccia. Un raffinato bacino strigilato in marmo e diversi vasi forati testimoniano poi la magnificenza dell’ars topiaria romana impiegata nelle scenografie del giardino in cui è stato rinvenuto anche un frammento di un Pelignum, un orologio solare verticale in cui si potevano leggere sia le ore sia le stagioni.