Santuario della Santissima Trinità


Un luogo di culto millenario

Salendo da Vallepietra verso la spettacolare parete del Colle della Tagliata si raggiunge il Santuario della Santissima Trinità; un luogo di devozione millenario che ogni anno accoglie migliaia di fedeli.
Il Santuario della Santissima Trinità è avvolto in un alone di sacralità e mistero che ruota attorno a un singolare affresco, oggetto di un culto tanto antico quanto corale. È una rara rappresentazione della Trinità del XII secolo: tre uomini identici, seduti in trono, con la mano sinistra reggono un libro aperto e, con la destra, benedicono alla greca, unendo il pollice e l’anulare.
Stupisce non solo il dipinto, così diverso dagli schemi canonici, ma soprattutto la devozione delle centinaia di compagnie di pellegrini, di Lazio e Abbruzzo, che da secoli, tra la primavera e l’autunno, raggiungono a piedi il Santuario traversando le montagne in toccanti processioni.
Si pensa che sia stato fondato da san Domenico da Sora agli inizi del 1100. Tuttavia il ritrovamento di reperti votivi romani e preromani, ha suggerito che poteva essere un luogo di culto degli equi, dedicato a una Triade Italica, composta da divinità della natura. A questo culto, continuato anche in epoca romana, si sarebbe poi sovrapposto quello attuale. Un’ipotesi accreditata anche dalla bellezza ancestrale di queste montagne, coperte da boschi e ricche di sorgenti, attorno a cui sono sorte leggende. La più popolare dice che l’affresco fu trovato da un contadino il quale, mentre arava in cima al colle, vide cadere i buoi e l’aratro nel precipizio e li ritrovò, poi, illesi, inginocchiati davanti al dipinto.
Un documento cinquecentesco, la cosiddetta Bolla di Vallepietra, racconta, invece, una storia legata anche ai toponimi della zona: San Michele Arcangelo avrebbe fatto sgorgare l’acqua e ridato i boschi alle montagne sconfiggendo un terribile drago che poi si sarebbe rifugiato, innocuo, sulla Serra del Dragone (la fascia montuosa che delimita la favolosa Valle delle Cascate); solo quando il posto fu completamente cambiato apparve la Santissima Trinità.
Qualunque sia la storia resta la devozione dei fedeli; mentre il fascino della Valle del Simbrivio e i sentieri del Parco Naturale dei Monti Simbruini, ne fanno una meta molto amata anche dagli escursionisti.

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Santuario della Santissima Trinità

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