Tracce di una storia antichissima si ritrovano nella Chiesa di Sant’Anatolia che, seppur restaurata più volte, conserva tutto il fascino sobrio e austero dell’Alto Medioevo.
La Chiesa di Sant’Anatolia fu fondata, nel VI secolo, da papa Gregorio Magno nella pianura ai piedi di Gerano; una zona che già in epoca romana era attraversata da un’importante strada di collegamento con l’Abruzzo, ed era utilizzata per le “nundinae” (mercato di bestiame e prodotti agricoli). All’epoca della sua costruzione qui si trovavano: una curtis dominica (residuo della trasformazione alto medievale di alcune ville rustiche); due sepolcri monumentali del II secolo e delle inumazioni in laterizio. Parti di marmo scolpito di queste tombe le ritroviamo oggi inserite nelle mura ai lati dell’ingresso e all’interno della chiesa, arricchita, nel Seicento, da affreschi e da statue in stucco policromo.