Piccola e raccolta la Chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco condensa i valori culturali del pellegrinaggio come viaggio di espiazione per la salvezza dell’anima e del corpo, tipici di Medioevo e Rinascimento.

Addossata alle mura del borgo antico, intorno al XV secolo sostituì la Chiesetta di San Pietro nella sua funzione di accoglienza ai pellegrini.
Era composta dalla chiesa attuale, una stanza affiancata e altre due al piano superiore. La semplicità della struttura in pietra, con un piccolo campanile a vela, esalta l’affresco cinquecentesco di scuola umbro-laziale che spicca nella piccola aula rettangolare.

È un’iconografia tradizionale in cui sono rappresentati i principali santi che confortavano viaggiatori e malati; accanto alla Madonna in trono con il Bambino troviamo così, da un lato, san Benedetto, con saio nero e pastorale, e san Sebastiano protettore dalla peste e dei sofferenti; dall’altro sant’Antonio da Padova, protettore dei viaggiatori invocato contro la dolorosa malattia del Fuoco di sant’Antonio (Herpes Zoster) che, come nel bel trittico di Antoniazzo Romano del Convento di San Francesco a Subiaco, regge in mano il libro e il fuoco; infine, san Rocco anch’egli protettore dalla peste e dalle malattie.