Famosa per il primo miracolo di san Benedetto la piccola Chiesetta di San Pietro ad Affile è uno dei più antichi luoghi di culto della Val d’Aniene.
Già nel VI secolo, nei Dialoghi, papa Gregorio Magno racconta di come il giovane san Benedetto si allontanò da Roma per ritirarsi, con la sua nutrice Cirilla, nella Chiesa di San Pietro. Qui un giorno la trovò in lacrime perché aveva rotto il vaglio (setaccio di coccio) che le avevano prestato; commosso, raccolse i pezzi e dopo una lunga preghiera glielo restituì intatto.
Quest’episodio e altre scene religiose sono il soggetto dei pregevoli affreschi quattrocenteschi, di scuola umbra, che decorano la chiesa che sorge sul nucleo più antico di Enfide, l’Affile di epoca romana.
Nella scena del miracolo l’artista offre un punto di osservazione insolito e al tempo stesso lascia un documento storico: alle spalle di san Benedetto e della nutrice non appare la chiesa ma l’Affile medievale, incastellata sul colle opposto, cinta da alte mura e con diverse torri.