Incastonata tra i massicci della Marsica Abruzzese e la Campagna Romana, la Val d’Aniene è una terra autentica e ancora poco conosciuta. È un viaggio affascinante nella natura ancora intatta, dove vivere appassionanti esperienze outdoor, e nelle suggestioni di una storia antichissima che le ha regalato due siti UNESCO e tanti altri splendidi monumenti incorniciati da borghi incantevoli.
Il territorio si sviluppa ad altitudini che vanno dai 300 metri, delle fasce collinari, ai 2000 metri delle zone di alta montagna offrendo, particolarmente in primavera, spettacoli davvero unici. Le valli si ricoprono di fiori multicolori; alle quote più basse, tra i boschi punteggiati dal verde di enormi agrifogli, compare il rosa della fioritura del siliquastro, il giallo del maggiociondolo e il bianco dello storace e del biancospino. In quota, dove le montagne mostrano ancore le vette imbiancate, i faggi abbandonano la scarna veste invernale per ricoprirsi di un verde brillante, mentre nei prati appaiono colorati tappeti di crocus, viole, ranuncoli e tante altre varietà. Da aprile a giugno, si mostra in tutto il suo splendore anche la variopinta fioritura di oltre 60 specie di orchidee di montagna mentre le tante cascate rivelano scenari incanti, è il momento ideale per programmare escursioni a piedi o in bicicletta, per sdraiarsi sui prati a godersi il primo sole, per le prime discese in rafting o canoa, per godersi le ultime ciaspolate. Tra una gita e l’altra poi potete godervi un ricco ventaglio di proposte culturali: dalle grandiose ville romane ai castelli medievali, agli spettacolari santuari aggrappati alla roccia.
Incastonata tra i massicci della Marsica Abruzzese e la Campagna Romana, la Val d’Aniene è una terra autentica e ancora poco conosciuta.
È un viaggio affascinante nella natura ancora intatta, dove vivere appassionanti esperienze outdoor, e nelle suggestioni di una storia antichissima che le ha regalato due siti UNESCO e tanti altri splendidi monumenti incorniciati da borghi incantevoli. Il territorio si sviluppa ad altitudini che vanno dai 300 metri, delle fasce collinari, ai 2000 metri delle zone di alta montagna offrendo, particolarmente in primavera, spettacoli davvero unici. Le valli si ricoprono di fiori multicolori; alle quote più basse, tra i boschi punteggiati dal verde di enormi agrifogli, compare il rosa della fioritura del siliquastro, il giallo del maggiociondolo e il bianco dello storace e del biancospino. In quota, dove le montagne mostrano ancore le vette imbiancate, i faggi abbandonano la scarna veste invernale per ricoprirsi di un verde brillante, mentre nei prati appaiono colorati tappeti di crocus, viole, ranuncoli e tante altre varietà. Da aprile a giugno, si mostra in tutto il suo splendore anche la variopinta fioritura di oltre 60 specie di orchidee di montagna mentre le tante cascate rivelano scenari incanti, è il momento ideale per programmare escursioni a piedi o in bicicletta, per sdraiarsi sui prati a godersi il primo sole, per le prime discese in rafting o canoa, per godersi le ultime ciaspolate. Tra una gita e l’altra poi potete godervi un ricco ventaglio di proposte culturali: dalle grandiose ville romane ai castelli medievali, agli spettacolari santuari aggrappati alla roccia.
Scoprire un laghetto incantato e l'abbazia benedettina più antica del mondo
L’Abbazia di Santa Scolastica, a Subiaco, sorge a picco sull’Aniene ed è l’unico rimasto dei dodici monasteri fondati qui da san Benedetto intorno al VI secolo, prima di trasferirsi a Cassino. Dietro la severa facciata moderna nasconde continue soprese: il Chiostro Rinascimentale; il giardino del Chiostro Gotico; il duecentesco Chiostro dei Cosmati, con le sottili colonnine di marmo dai capitelli l’uno diverso dall’altro e molto altro. Dal 2018 l’Abbazia di Santa Scolastica, insieme al Monastero di San Benedetto, che si trova poco più su, è candidata a rappresentare “Il Paesaggio Culturale degli Insediamenti Benedettini dell’Italia Medievale” nella lista del Patrimono UNESCO. Nascosto nella forra dell’Aniene che si estende sotto all’Abbazia, si trova il Laghetto di San Benedetto; uno scenario splendido: nel fitto del bosco pareti di roccia ricoperti da muschi e flora del sottobosco racchiudono il laghetto che cambia colore nelle diverse ore del giorno. Si raggiunge facilmente seguendo il percorso segnalato ST2, poco più avanti dell’Abbazia, oppure, seguendo la stradina asfaltata che si imbocca in prossimità dello spiazzo antistante i resti di una villa romana attribuita a Nerone.
Stupirsi tra i giochi d’acqua di Villa d'Este, capolavoro del Rinascimento
Spruzzi, schizzi, zampilli, cascate trionfali e saloni affrescati: Villa d’Este a Tivoli è un capolavoro assolutamente da non perdere, dichiarato nel 2001 Patrimonio UNESCO. Ogni angolo di questa residenza principesca vi farà rivivere i fasti del Rinascimento. Villa d’Este è una sintesi perfetta di arte e natura, in cui architettura, scultura e ingegneria idraulica si fondono in un’opera di straordinaria creatività che divenne un modello per i giardini di tutta Europa. Fu fatta realizzare dal cardinale Ippolito II d’Este, figlio di Lucrezia Borgia, che, nominato governatore di Tivoli nel 1550, volle una dimora che uguagliasse le grandi corti europee in cui era vissuto. La Villa vanta meravigliosi saloni affrescati dagli artisti più in voga dell’epoca, ma è il parco che lascia letteralmente incantati: quattro ettari di terrazzamenti collegati da scalinate e viali alberati, che ospitano meravigliose fontane, ninfei, peschiere, e grotte con mosaici e giochi d’acqua.
Divertirsi in e-bike tra gli splendidi panorami di Subiaco
Pedalare in libertà, con il vento in faccia è una delle cose più divertenti da fare in primavera e se non siete allenati niente paura ci sono le e-bike. A Subiaco con le ciclo-guide di Vivere l’Aniene potrete vivere l’avventura, senza grandi sforzi fisici, scoprendo gli splendidi paesaggi in quota su cui la storia ha lasciato la propria impronta, o meravigliosi scenari fluviali. Non dovete pensare all’attrezzatura, vi bastano guanti, occhiali e uno zainetto con acqua e spuntino.
Godersi l’ultima neve con le ciaspole a Campo Staffi
L’inverno in alta montagna è un momento magico, tutto da vivere con le ciaspole: le candide distese dai contorni morbidi, i rumori ovattati e i tenui raggi del sole che filtrano tra gli alberi lasciando disegni surreali sul terreno sono un sogno ad occhi aperti che a Campo Staffi si prolunga fino a primavera. Qui sotto trovate un paio di consigli per escursioni che potete fare anche da soli, ma ricordate che negli ambienti innevati cambiano i punti di riferimento, quindi se non siete esperti nell’orientarvi con la bussola affidatevi all’esperienza di una guida che vive sul posto per le vostre uscite di gruppo o individuali
Vallepietra, nella verde vallata del Simbrivio, è un’oasi di quiete che si staglia sulla caratteristica parete rossa del Colle della Tagliata, meta, da maggio a ottobre, dello storico pellegrinaggio al Santuario della Santissima Trinità; ma è anche un'ottima base di partenza per trekking sui sentieri in quota o facili escursioni di fondovalle. Quello che vi proponiamo qui è un itinerario che parte dal centro storico del borgo e risale la Valle delle Cascate; una bellissima escursione tra i canaloni che risalgono le pendici del Monte Autore, costeggiando incantevoli ruscelli che, nel coprire il salto di quota, formano una serie di affascinanti cascate e cascatelle.
Camminare tra natura e storia: la Villa di Traiano e il Monte Altuino
“Sugli Altipiani di Arcinazzo ho trovato i prati più profumati che io ricordi” racconta Guido Piovene nel suo libro Viaggio in Italia, e certamente gli Altipiani di Arcinazzo suscitano emozioni profonde, tanto che perfino l’imperatore Traiano ne rimase incantato e qui si fece costruire una splendida villa, che oggi ospita l’interessante Museo Archeologico Villa di Traiano; un vero e proprio viaggio nello sfarzo della Roma imperiale, in cui ammirare eleganti ceramiche invetriate; oggetti e attrezzi d’uso quotidiano; laterizi, realizzati in loco, su cui sono rimaste impresse impronte di cervidi e lupi, bassorilievi e porzioni di sontuosi pavimenti. La visita guidata, messa a disposizione dal Museo, dura circa 40 minuti. Alle spalle della Villa si trova il Monte Altuino che nel Medio Evo fu teatro di scontri tra il signore locale e l’Abbazia di Subiaco; oggi offre una piacevole escursione ad anello, da fare a piedi o in MTB, avvolti dai profumi e colori di una natura rigogliosa.
Regalarsi una pausa di relax nel Giardino dei 5 Sensi
Colori, profumi, suoni e sapori della natura sono l’esperienza inebriante che offre il Giardino dei Cinque Sensi; il Centro Visita più frequentato del Parco Naturale dei Monti Lucretili. Si trova alle porte di Licenza, nella bella valletta del Torrente Maricella. Le tante specie arboree; il piccolo orto di essenze officinali spontanee; le sculture e il viale di tigli che costeggia il ruscello regalano momenti appaganti all’insegna della lentezza. Il Centro Visita dispone di joelette per permettere veramente a tutti di godersi questo piccolo paradiso. Da non perdere è anche la breve passeggiata che risale il primo tratto del Torrente per vedere le deliziose cascatelle stagionali.
Ritrovare l’intimità della natura tra il Bosco di Antera e il Ritiro di San Francesco
Sarà per l’armonia dei colori, sarà per i rumori antichi, a cui non siamo più abituati, o forse per gli intensi profumi della terra ma molto spesso la natura ispira una sensazione di pace e tranquillità interiore. È proprio questa l’esperienza più intima che si prova passeggiando nel bel Bosco di Antera, un’immensa foresta di castagni, tra Rocca Santo Stefano e Bellegra. Un luogo arcaico dove secoli fa, quando venne in visita ai monasteri benedettini di Subiaco, il giovane Francesco di Assisi rimase così colpito dall’atmosfera di serenità del luogo che vi insediò una comunità francescana. Da allora il convento, che all’interno conserva ancora elementi medievali, divenne un luogo di ritiro e di evangelizzazione tanto da essere definito un “nido di santi”.
Visitare il Castello Caetani, una full-immersion nel Medio Evo
Con la sua mole imponente il Castello Caetani è da sempre l’emblema di Trevi nel Lazio; si dice che la prima pietra la posero gli equi; i romani rafforzarono la cinta muraria; poi dall’anno Mille diventò un importante castello conteso dall’Abbazia di Subiaco e dai signori locali, finché, un secolo e mezzo dopo, il papa non lo affidò ai Cavalieri Templari che ne fecero una roccaforte per gestire il controllo commerciale lungo una delle vie dei crociati diretti in Terrasanta. Durò poco perché Bonifacio VIII, che qui riceveva ospiti illustri, lo affidò al nipote, Pietro Caetani. Una signoria che durò fino al Rinascimento, poi si sa i tempi cambiano e oggi il castello è stato acquisito dal Comune e aperto al pubblico. All’interno si trovano: un’ala in cui abitava il feudatario, costituita da grandi saloni, un’ala destinata alle milizie, e, al centro della corte, il poderoso mastio, alto 16 metri, dalla cui terrazza si ammira uno splendido panorama sulle vette circostanti.
Passo dopo passo sulla Via dei Lupi al Pozzo della Neve
La Via dei Lupi è uno dei lunghi trekking che attraversano la Val d’Aniene; parte da Tivoli e si snoda lungo tutto il versante destro della valle per poi proseguire fino a San Donato Val Comino. Un tratto facile e piacevole è quello che vi proponiamo qui sotto; un percorso carico di emozioni: dai bei panorami montani agli ampi pascoli della Piana dei Fondi di Jenne, per godersi intimamente i colori e i suoni della natura.
Scoprire un laghetto incantato e l'abbazia benedettina più antica del mondo
L’Abbazia di Santa Scolastica, a Subiaco, sorge a picco sull’Aniene ed è l’unico rimasto dei dodici monasteri fondati qui da san Benedetto intorno al VI secolo, prima di trasferirsi a Cassino. Dietro la severa facciata moderna nasconde continue soprese: il Chiostro Rinascimentale; il giardino del Chiostro Gotico; il duecentesco Chiostro dei Cosmati, con le sottili colonnine di marmo dai capitelli l’uno diverso dall’altro e molto altro. Dal 2018 l’Abbazia di Santa Scolastica, insieme al Monastero di San Benedetto, che si trova poco più su, è candidata a rappresentare “Il Paesaggio Culturale degli Insediamenti Benedettini dell’Italia Medievale” nella lista del Patrimono UNESCO. Nascosto nella forra dell’Aniene che si estende sotto all’Abbazia, si trova il Laghetto di San Benedetto; uno scenario splendido: nel fitto del bosco pareti di roccia ricoperti da muschi e flora del sottobosco racchiudono il laghetto che cambia colore nelle diverse ore del giorno. Si raggiunge facilmente seguendo il percorso segnalato ST2, poco più avanti dell’Abbazia, oppure, seguendo la stradina asfaltata che si imbocca in prossimità dello spiazzo antistante i resti di una villa romana attribuita a Nerone.
Camminare tra natura e storia: la Villa di Traiano e il Monte Altuino
“Sugli Altipiani di Arcinazzo ho trovato i prati più profumati che io ricordi” racconta Guido Piovene nel suo libro Viaggio in Italia, e certamente gli Altipiani di Arcinazzo suscitano emozioni profonde, tanto che perfino l’imperatore Traiano ne rimase incantato e qui si fece costruire una splendida villa, che oggi ospita l’interessante Museo Archeologico Villa di Traiano; un vero e proprio viaggio nello sfarzo della Roma imperiale, in cui ammirare eleganti ceramiche invetriate; oggetti e attrezzi d’uso quotidiano; laterizi, realizzati in loco, su cui sono rimaste impresse impronte di cervidi e lupi, bassorilievi e porzioni di sontuosi pavimenti. La visita guidata, messa a disposizione dal Museo, dura circa 40 minuti. Alle spalle della Villa si trova il Monte Altuino che nel Medio Evo fu teatro di scontri tra il signore locale e l’Abbazia di Subiaco; oggi offre una piacevole escursione ad anello, da fare a piedi o in MTB, avvolti dai profumi e colori di una natura rigogliosa.
Regalarsi una pausa di relax nel Giardino dei 5 Sensi
Colori, profumi, suoni e sapori della natura sono l’esperienza inebriante che offre il Giardino dei Cinque Sensi; il Centro Visita più frequentato del Parco Naturale dei Monti Lucretili. Si trova alle porte di Licenza, nella bella valletta del Torrente Maricella. Le tante specie arboree; il piccolo orto di essenze officinali spontanee; le sculture e il viale di tigli che costeggia il ruscello regalano momenti appaganti all’insegna della lentezza. Il Centro Visita dispone di joelette per permettere veramente a tutti di godersi questo piccolo paradiso. Da non perdere è anche la breve passeggiata che risale il primo tratto del Torrente per vedere le deliziose cascatelle stagionali.
Ritrovare l’intimità della natura tra il Bosco di Antera e il Ritiro di San Francesco
Sarà per l’armonia dei colori, sarà per i rumori antichi, a cui non siamo più abituati, o forse per gli intensi profumi della terra ma molto spesso la natura ispira una sensazione di pace e tranquillità interiore. È proprio questa l’esperienza più intima che si prova passeggiando nel bel Bosco di Antera, un’immensa foresta di castagni, tra Rocca Santo Stefano e Bellegra. Un luogo arcaico dove secoli fa, quando venne in visita ai monasteri benedettini di Subiaco, il giovane Francesco di Assisi rimase così colpito dall’atmosfera di serenità del luogo che vi insediò una comunità francescana. Da allora il convento, che all’interno conserva ancora elementi medievali, divenne un luogo di ritiro e di evangelizzazione tanto da essere definito un “nido di santi”.
Stupirsi tra i giochi d’acqua di Villa d'Este, capolavoro del Rinascimento
Spruzzi, schizzi, zampilli, cascate trionfali e saloni affrescati: Villa d’Este a Tivoli è un capolavoro assolutamente da non perdere, dichiarato nel 2001 Patrimonio UNESCO. Ogni angolo di questa residenza principesca vi farà rivivere i fasti del Rinascimento. Villa d’Este è una sintesi perfetta di arte e natura, in cui architettura, scultura e ingegneria idraulica si fondono in un’opera di straordinaria creatività che divenne un modello per i giardini di tutta Europa. Fu fatta realizzare dal cardinale Ippolito II d’Este, figlio di Lucrezia Borgia, che, nominato governatore di Tivoli nel 1550, volle una dimora che uguagliasse le grandi corti europee in cui era vissuto. La Villa vanta meravigliosi saloni affrescati dagli artisti più in voga dell’epoca, ma è il parco che lascia letteralmente incantati: quattro ettari di terrazzamenti collegati da scalinate e viali alberati, che ospitano meravigliose fontane, ninfei, peschiere, e grotte con mosaici e giochi d’acqua.
Divertirsi in e-bike tra gli splendidi panorami di Subiaco
Pedalare in libertà, con il vento in faccia è una delle cose più divertenti da fare in primavera e se non siete allenati niente paura ci sono le e-bike. A Subiaco con le ciclo-guide di Vivere l’Aniene potrete vivere l’avventura, senza grandi sforzi fisici, scoprendo gli splendidi paesaggi in quota su cui la storia ha lasciato la propria impronta, o meravigliosi scenari fluviali. Non dovete pensare all’attrezzatura, vi bastano guanti, occhiali e uno zainetto con acqua e spuntino.
Godersi l’ultima neve con le ciaspole a Campo Staffi
L’inverno in alta montagna è un momento magico, tutto da vivere con le ciaspole: le candide distese dai contorni morbidi, i rumori ovattati e i tenui raggi del sole che filtrano tra gli alberi lasciando disegni surreali sul terreno sono un sogno ad occhi aperti che a Campo Staffi si prolunga fino a primavera. Qui sotto trovate un paio di consigli per escursioni che potete fare anche da soli, ma ricordate che negli ambienti innevati cambiano i punti di riferimento, quindi se non siete esperti nell’orientarvi con la bussola affidatevi all’esperienza di una guida che vive sul posto per le vostre uscite di gruppo o individuali
Vallepietra, nella verde vallata del Simbrivio, è un’oasi di quiete che si staglia sulla caratteristica parete rossa del Colle della Tagliata, meta, da maggio a ottobre, dello storico pellegrinaggio al Santuario della Santissima Trinità; ma è anche un'ottima base di partenza per trekking sui sentieri in quota o facili escursioni di fondovalle. Quello che vi proponiamo qui è un itinerario che parte dal centro storico del borgo e risale la Valle delle Cascate; una bellissima escursione tra i canaloni che risalgono le pendici del Monte Autore, costeggiando incantevoli ruscelli che, nel coprire il salto di quota, formano una serie di affascinanti cascate e cascatelle.
Visitare il Castello Caetani, una full-immersion nel Medio Evo
Con la sua mole imponente il Castello Caetani è da sempre l’emblema di Trevi nel Lazio; si dice che la prima pietra la posero gli equi; i romani rafforzarono la cinta muraria; poi dall’anno Mille diventò un importante castello conteso dall’Abbazia di Subiaco e dai signori locali, finché, un secolo e mezzo dopo, il papa non lo affidò ai Cavalieri Templari che ne fecero una roccaforte per gestire il controllo commerciale lungo una delle vie dei crociati diretti in Terrasanta. Durò poco perché Bonifacio VIII, che qui riceveva ospiti illustri, lo affidò al nipote, Pietro Caetani. Una signoria che durò fino al Rinascimento, poi si sa i tempi cambiano e oggi il castello è stato acquisito dal Comune e aperto al pubblico. All’interno si trovano: un’ala in cui abitava il feudatario, costituita da grandi saloni, un’ala destinata alle milizie, e, al centro della corte, il poderoso mastio, alto 16 metri, dalla cui terrazza si ammira uno splendido panorama sulle vette circostanti.
Passo dopo passo sulla Via dei Lupi al Pozzo della Neve
La Via dei Lupi è uno dei lunghi trekking che attraversano la Val d’Aniene; parte da Tivoli e si snoda lungo tutto il versante destro della valle per poi proseguire fino a San Donato Val Comino. Un tratto facile e piacevole è quello che vi proponiamo qui sotto; un percorso carico di emozioni: dai bei panorami montani agli ampi pascoli della Piana dei Fondi di Jenne, per godersi intimamente i colori e i suoni della natura.
Accoglienza
Accoglienza
Bed &breakfast, agriturismo, casa vacanza o rifugio di montagna? In Val d’Aniene vi aspettano diversi tipi di alloggio. Per soddisfare il palato poi qui trovate una selezione di locali che offrono piatti dai sapori autentici e schietti
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