Dalla primavera all’inizio dell’estate sul Monte Guadagnolo fioriscono circa trenta specie di orchidee spontanee; si trovano un po’ ovunque, sui prati aridi, ai margini dei boschi, perfino lungo i cigli delle strade.
Passeggiate ed escursioni, in particolare lungo la Via delle Creste, in questo periodo offrono un’esperienza davvero appagante, per chi ama vivere la natura. Armatevi di macchina fotografica e avrete bellissimi ricordi da portare a casa, o da condividere sui social, ma non raccoglietele assolutamente perché sono piante protette, in gran parte, a rischio di estinzione. L’istituzione dell’area protetta si deve, infatti, anche alla presenza di habitat prioritari per queste splendide piante che nella loro kermesse multicolore portano alla ribalta le forme stravaganti dell’Himantoglossum adriaticum; dell’Ophrys apifera o della bertolonii, solo per citarne alcune; uno spettacolo variopinto che ha una sua ragione pratica. Non avendo nettare, quest’ultime specie, per essere impollinate si sono evolute in modo da somigliare al ventre delle femmine di api, vespe, e altri insetti; in questo modo attirano i maschi che poi trasportano il polline da un fiore all’altro.
L’area protetta di Monte Guadagnolo tutela anche tre particolari specie di farfalle: Euplagia quadripunctaria, Eriogaster catax e Melanargia arge. Sono lepidotteri endemici dell’Italia centro meridionale ma inclusi nella Direttiva Habitat perché in progressiva grave diminuzione per cause naturali o per fattori di origine antropica.