Che sia di domenica o un giorno feriale, il 25 aprile di ogni anno Cerreto Laziale fa un salto indietro nel tempo con la Festa della Gatta. È una vecchia tradizione che vuole ricordare la sconfitta, nel lontano 1592, dei briganti di Marco Sciarra.
Il fatidico giorno nel borgo si respira un’antica atmosfera di corte. Dalle finestre sventolano drappi gialli e blu, i colori del borgo. Per le vie del centro storico sfilano connestabile, dame, principi, araldi, contadini e gli immancabili sbandieratori. Arrivati sulla piazza principale, si accomodano per assistere ai giochi popolari. Tutto in onore della “gatta”, la cui statua di legno precede la parata su un cuscino di broccato sorretto da una damigella.
Può sembrare un evento bizzarro ma i cerretani sono molto legati alla “loro gatta”, perché, secondo la tradizione, fu proprio grazie a lei che i cerretani riuscirono a salvarsi dall’assedio dei briganti.
A metà tra leggenda e verità, la Festa della Gatta è un evento folkloristico frutto di un’epoca in cui il rispetto degli animali e il valore delle vite umane erano ben diversi da oggi. Tuttavia quel lontano sacrificio ha portato la gatta a essere l’animale più amato e rispettato a Cerreto Laziale. Per ricordare l’evento gli è stata anche dedicata una statua di bronzo che troneggia in una piazzetta adiacente alle antiche mura.