Il Palio Madama Margarita


Un tuffo nel passato che a Castel Madama diventa vita vera


Atteso per tutto l’anno, il Palio Madama Margarita è frutto di una lunga preparazione che impegna con passione l’intero paese.
Per mesi anziani, giovani e bambini si preparano a rievocare l’ingresso, nel lontano 1538, di “Madama” Margherita d’Austria, figlia dell’imperatore Carlo V d’Asburgo, nel suo feudo di Castrum Sancti Angeli che, proprio in suo onore, da allora si chiamò Castel Madama. Una scenografia meticolosa che ricostruisce, nei minimi dettagli, l’antico borgo rinascimentale. Tintori, fabbri, falegnami e un’infinità di altri artigiani che riproducono antichi mestieri; botteghe e osterie rinascimentali; falconieri; scene di corte e giardini con menestrelli che cantano romanze d’amore; mangiafuoco e giocolieri che danno spettacolo nelle piazze; vicoli dove i ragazzi si divertono con giochi ormai scomparsi… non c’è un angolo del centro storico che non rappresenti fedelmente uno spaccato di vita quotidiana del Cinquecento.
Nei due primi weekend di luglio nel paese è un crescendo di tensione ed entusiasmo, fino alla presentazione del Palio quando il corteo in costume dei quattro rioni (Borgo, Castelluccio, Empolitano e Santa Maria della Vittoria) rende omaggio a “Madama Margarita”, riconsegnandole il Palio vinto l’anno precedente, e si annunciano le tre gare di destrezza e abilità a cavallo che si disputarono allora: la Giostra del Saraceno; la Giostra delle Bandiere e la Corsa. Vince il rione che cumula il miglior punteggio in tutte le prove: rappresentazione, corteo e contesa a cavallo; avrà l’onore di sfilare per le vie di Castel Madama con il Palio, l’ambita spada di Carlo V, e potrà fregiarsi del titolo di Rione Margarita


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