Realizzata dall’imperatore Adriano tra il 118 e il 138 d.C., Villa Adriana colpisce per le dimensioni gigantesche (120 ettari), l’originalità della distribuzione delle costruzioni e il valore simbolico delle architetture.
Più che una residenza “di otium” Villa Adriana era un vero e proprio palazzo di governo, in cui Adriano spostò la sua corte mentre era ancora in costruzione.
Convinto della missione universalistica dell’impero, ripropose, in una sorta di città ideale, una sintesi degli spazi simbolici del mondo mediterraneo del suo tempo. Come non notare che l’Antinoeion, il complesso dedicato al suo amasio Antinoo, e la cosiddetta Palestra, dove si praticava il culto di Iside-Demetra, evocano il mondo egizio; o non ritornare idealmente al portico della Stoà di Atene di fronte allo splendido giardino con vasca centrale del Pecile. Raffinati esempi di arte greca si ritrovano nelle sculture che circondano la lunga vasca del Canopo, parte di uno spettacolare triclinio con lo stibadio (tavolo da pranzo) situato nel padiglione absidato di fondo.