Nella raffinata sede del Palazzo Baronale Orsini Borghese di Licenza, il Museo Archeologico Oraziano propone un excursus nella vita quotidiana delle classi agiate in epoca augustea.
Sculture e bassorilievi in marmo, fregi, capitelli, stucchi, frammenti di mosaici, ceramiche, lucerne, monete, vasi di vetro soffiato, aghi, crinali in osso, pesi da telaio e gioielli: nel Museo Archeologico Oraziano troverete gran parte dei reperti emersi negli scavi condotti, a partire dal 1911, nella Villa del famoso poeta Quinto Orazio Flacco.
Molto interessante è la sezione dedicata all’impianto idrico che raccoglie fistole acquarie di piombo, con incisi i nomi degli Officinatores (responsabili della produzione), e parti di condotte in terracotta.
Nelle stanze vicine alla torre del Palazzo Baronale sono conservate numerose porzioni di affreschi; una raccolta che stupisce per la delicatezza del disegno e i colori ancora vivaci che si ritrovano nelle sfingi alate, nelle grottesche e nelle figure umane e di animali.
Il Museo Archeologico Oraziano, uno dei primi musei civici creati dopo l’Unità d’Italia, è parte di Licenza Musei, il sistema museale comunale che comprende il MusAq, il Museo dell’Aquila Reale, la Villa di Orazio e il Ninfeo degli Orsini; un vero e proprio network che, crea una sorta di itinerario archeologico-naturalistico in cui poter vivere in prima persona le valenze per cui questo territorio è sempre stato apprezzato.