Un legame di potere e sfarzo unisce alla Val d’Aniene le due famose dinastie protagoniste del Rinascimento. Lucrezia Borgia, una delle donne più celebri della storia, nacque il 18 aprile 1480 a Subiaco; molto probabilmente nella Rocca che il padre, il Cardinal Rodrigo, a quel tempo Commendatario della potente Abbazia di Santa Scolastica, trasformò in una vera e propria fortezza. Non vi rimase a lungo, perché nel 1492 Rodrigo Borgia mercanteggiò con i Colonna i possedimenti di Subiaco per ottenere, in conclave, il voto che lo portò al soglio pontificio con il nome di Alessandro VI.

All’inizio del Cinquecento Lucrezia sposò Alfonso I d’Este da cui ebbe diversi figli. Il secondogenito, Ippolito II d’Este, diventò cardinale e, nel 1550, fu nominato Governatore di Tivoli.
La residenza del Governatore, il convento francescano accanto alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, non si adattava alla sua personalità eclettica; ma il luogo dove era costruito era davvero magnifico: si affacciava sulla Valle Gaudente e rappresentava tutti i canoni di bellezza e armonia della cultura rinascimentale.

Il Cardinale decise che avrebbe trasformato la sua casa nella più sontuosa residenza che si fosse mai vista, per tramandare il suo nome e quello dei D’Este. Chiamò i migliori artisti e ingegneri del tempo e spese cifre folli per creare un giardino, che fu d’ispirazione per le grandi regge europee e, ancora oggi, incanta i visitatori con i suoi splendidi giochi d’acqua e le melodie dei meccanismi idraulici.
Ippolito II, che non vide l’opera finita, è sepolto nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, accanto alla sua splendida Villa d’Este che è divenuta patrimonio UNESCO.