“La Speata? Se la conosci la eviti!”. Nel dialetto di Subiaco Speata vuol dire camminata faticosa, in cui a soffrire sono i pei, cioè i piedi.
Il percorso si svolge nel Parco Naturale dei Monti Simbruini. Partenza dalla Contrada Montore, 882 m sul livello del mare, arrivo a Monte Livata, quota 1.357 m. 11,8 Km tutti all’in sù.
La gara va calibrata sui tre tornanti iniziali, quelli più duri, con rampe fino al 15% di pendenza positiva. Bisogna subito spingere, ma senza accumulare acido lattico, altrimenti è impossibile cambiar passo e rilanciare nei tornanti successivi, quando le pendenze diventano meno arcigne. Infine si deve fare attenzione all’ultimo tratto, molto esposto: il vento contrario si farà sentire proprio quando le energie saranno poche. Non va poi tralasciato il fattore caldo. Sono previsti tre punti ristoro con altrettanti spugnaggi, ai Km 3, 7 e 10.
La Speata nasce nel 1974 da un’idea del Gruppo Marciatori Simbruini, società sportiva storica dello sci nordico italiano, ed ha sempre coinvolto numerose persone desiderose di mettersi alla prova e sfidare se stessi.