San Benedetto, fondatore del monachesimo e patrono d’Europa


Voleva solo dedicarsi alla preghiera nella tranquillità della natura il giovane Benedetto da Norcia, ma la famiglia volle inviarlo a Roma per completare gli studi.
Non era ancora finito il V secolo, Teodorico aveva assicurato la pace con i bizantini, tuttavia nella città regnavano il caos e il degrado sociale, così si ritirò tra le montagne consacrando la sua vita a Dio.
Quasi un secolo dopo, nel II libro dei Dialoghi, papa Gregorio Magno racconta la storia di san Benedetto che, seguito dalla nutrice Cirilla, decise di ritirarsi ad Affile, nella Chiesetta di San Pietro. Qui compì il suo primo miracolo risanando, con la sola preghiera, un setaccio di coccio che Cirilla aveva rotto. Il clamore che né seguì lo spinse a ritirarsi a Subiaco, in una grotta sul Monte Taleo. Tre anni dopo Benedetto accettò di diventare abate di una comunità monastica a San Cosimato; ma i monaci che lo avevano invitato, non sopportando le sue rigide regole, tentarono di avvelenarlo.
Tornò così a Subiaco dove, accanto ai resti della Villa di Nerone, fondò il monastero di San Clemente; poi, un po’ più in alto il monastero di Santa Scolastica, che è oggi la più antica abbazia benedettina del mondo. Nei trent’anni che san Benedetto trascorse in Val d’Aniene fondò dodici monasteri gettando le basi del monachesimo, il movimento religioso che, attraverso la regola Ora et Labora, fu alla base del recupero del sapere e della diffusione della cultura cristiana in Europa dopo la dissoluzione dell’Impero Romano.
Verso il 529 partì per Cassino dove fondò il monastero di Montecassino e visse gli ultimi anni della sua vita mettendo per iscritto la sua famosa Regola.
Nel tempo le abbazie benedettine si moltiplicarono in tutto l’occidente, gli Sciptorium, dove i monaci trascrivevano i libri, divennero importanti centri di cultura. A Subiaco, nel 1090, i suoi monaci iniziarono a costruire il Sacro Speco, meraviglioso capolavoro di architettura medievale che oggi, insieme all’Abbazia di Santa Scolastica è candidato a patrimonio UNESCO.
Nel 1964 Paolo VI proclamò san Benedetto patrono d’Europa. Il Cammino di San Benedetto, e la Via Benedicti, si snodano da Norcia, a Subiaco, a Cassino, i luoghi più importanti della sua vita, in un itinerario ideale che include anche altre meravigliose abbazie benedettine.


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