Con il suo originale campanile a cipolla, rivestito di piombo, la Chiesa di Santa Maria Assunta ad Agosta regala un aspetto inconsueto al paesaggio della vallata sublacense.
Nonostante i rimaneggiamenti settecenteschi, la Chiesa di Santa Maria Assunta ci riporta indietro di secoli, quando era la cappella della vecchia Fortezza di Agosta. Si trova, infatti, a ridosso delle mura medievali, dietro alla caratteristica porta sovrastata dalla bertesca difensiva.
Curiosa è la storia del campanile. Fin dal 1671, nei resoconti delle visite pastorali, gli abati di Subiaco facevano notare al papa la strana posizione laterale e che, non avendo una scala interna, per suonare le campane si doveva salire sul tetto danneggiandolo. Ci volle un secolo però, e l’intercessione dell’abate Giovan Angelo Braschi (futuro Pio VI), prima che il papa elargisse i 260 scudi necessari a risolvere la questione. Fu così che alla fine del Settecento, accanto all’abside, fu realizzato il nuovo campanile in quello stile rococò, che richiama le chiese nordiche, con la tipica cupola a cipolla sormontata da una sfera dorata.