Il Mausoleo dei Plautii è il monumento tiburtino più ritratto dagli artisti del Grand Tour; nonché il più famoso della Campagna Romana dopo quello di Cecilia Metella sulla via Appia Antica.
Non lontano dalla Villa di Adriano, il Mausoleo dei Plautii si trova sulla sponda sinistra dell’Aniene, accanto al Ponte Lucano, storico attraversamento dell’antica Via Tiburtina Valeria realizzato da Marco Plautio Lucano. Entrambi risalgono al I secolo d. C.
Il sepolcro, fatto costruire dal console Marco Plautio Silvano, è una costruzione imponente che ben rappresenta lo status della famiglia, originaria della vicina Trebula Suffenas. Ha una base quadrangolare, oggi purtroppo quasi completamente sepolta dai materiali di esondazione del fiume, sormontata da una torre cilindrica, alta circa 35 metri, in blocchi di travertino: quel “lapis Tiburtinus”, estratto nella storica Cava del Barco, che fu utilizzato per il Colosseo e tanti altri monumenti dell’antica Roma.
Dal IV secolo iniziò ad avere la funzione di baluardo difensivo, finché, nel 1465 fu definitivamente trasformato in una torre fortificata da papa Paolo II; a lui si deve, infatti, il coronamento merlato, con camminamento interno, che sporge su una serie di archetti in cui è inserito il suo stemma.