Chiesa di Santa Vittoria


Ai margini del bosco tra storia e leggenda

Nella quiete delle campagne a valle di Pisoniano si trova un’antichissima chiesa intitolata a Santa Vittoria, la vergine martire che domò un drago.
La Chiesa di Santa Vittoria risale al VI secolo. Ha una struttura semplice, con tetto a capriate e ai lati dell’ingresso due blocchi di marmo bianco con profili scanalati, probabilmente, com’era in uso all’epoca, reperiti da una villa romana del circondario. Due iscrizioni, murate in occasione dei restauri del 1681 e del 1804, ci raccontano che fu costruita nel luogo in cui santa Vittoria e sua sorella, sant’Anatolia, si rifugiarono per sfuggire alle persecuzioni.
Nel 1014 vicino alla chiesa, fu trovata una preziosa tavola in cui è raffigurata la santa mentre tiene al guinzaglio il drago che, secondo la leggenda, avrebbe diffuso la peste a Trebula Suffenas. Il dipinto, dai tratti bizantineggianti tipici della scuola romana dell’Alto Medioevo, rimase a lungo sull’altare, poi, nell’Ottocento, fu sostituito con una copia.
Il culto delle due sorelle martiri è molto sentito nella Valle del Giovenzano, ogni anno il 9 luglio a Pisoniano si festeggia santa Vittoria mentre il giorno successivo a Gerano si celebra sant’Anatolia.
Accanto alla chiesa un breve sentiero scende nel bosco fino a una sorgente con una piccola area di sosta.



Chiesa di Santa Vittoria

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