Costruita sia per controllare la città ghibellina, e tenere a freno le dispute delle fazioni nobiliari, sia per difendere Roma, la Rocca Pia è, per Tivoli, il simbolo del passaggio dal periodo dell’Italia comunale a quello della definitiva affermazione dello Stato della Chiesa.
Tipica fortezza rinascimentale, la Rocca Pia fu realizzata, nel 1461, da papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini). È collocata su un rialzo del terreno su cui si trovava la vecchia fortezza incastonata nelle mura medievali della città. L’imponente quadrilatero fu costruito utilizzando anche materiali prelevati dell’adiacente Anfiteatro di Bleso (II sec. d. C.) che, come scrive lo stesso papa nei suoi Commentarii, fu livellato.
I lavori, iniziati il 17 agosto 1461 alla presenza del papa, secondo il Vasari furono affidati agli architetti fiorentini Varrone e Nicolò, allievi del Filarete. Dotarono la fortezza di quattro torri circolari di altezze diverse, studiate “per meglio usare le bocche da fuoco”, unendole tramite imponenti muraglioni (dai 2 ai 4 metri di spessore).