L'Infiorata di Gerano
Un inno alla Primavera tra colori e profumi
I tappeti floreali dell'Infiorata di Gerano sono un’espressione corale di emozioni, colori e creatività. Celebrata fin dalla prima metà del Settecento, è l'Infiorata più antica d’Italia. Si svolge la prima domenica dopo il 25 aprile, per la ricorrenza della Madonna del Cuore e la preparazione coinvolge tutto il borgo.
Per settimane si discute sul tema dell’anno, volto a tradurre l’attualità in un messaggio di pace e speranza. Si definiscono i bozzetti. Si calcolano le quantità di petali e foglie di fiori freschi. Tutto culmina nel fatidico sabato sera dell’allestimento, quando entrano in scena i maestri infioratori. Lavorano per tutta la notte, prima disegnando i quadri con il gesso sulla strada, poi riempiendo meticolosamente ogni riquadro che forma gli splendidi mosaici. Al mattino, la sorpresa si svela agli occhi dei visitatori.
La tradizione dell’Infiorata di Gerano nasce dalla storia del dipinto della Madonna del Cuore realizzato da Sebastiano Conca (1680-1764). Si dice che fu portato in visione nel borgo nel 1729, ma la partenza fu impedita da ripetuti e violenti temporali. L’evento fu interpretato come un segno che il quadro dovesse restare in paese dove è tuttora, coperto da una teca, nella Chiesa di Santa Maria Assunta.
Il giorno della festa il parroco apre la teca e, in una solenne processione, si porta il dipinto nella piazza dell’Infiorata. Qui, il corteo si dispone ai lati del tappeto floreale mentre i portatori lo attraversano lentamente per raggiungere l’altare, allestito per l’occasione. Il quadro rimane esposto fino al tramonto, quando i bambini iniziano la "sciarrata", il disfacimento dell’Infiorata.
Per la loro abilità nel creare mosaici vegetali, i geranesi sono stati invitati a realizzare l’Infiorata anche in Vaticano, in Spagna e in America. Il profondo legame con questa scenografica tradizione è testimoniato nel Museo dell’Infiorata. Vi sono conservati documenti storici, antichi attrezzi, fotografie e curiosità su quest’arte che si tramanda da tre secoli.
L’infiorata è diventata ormai una manifestazione estesa anche in altri borghi della Val d’Aniene che la festeggiano a ridosso del Corpus Domini. Nel mese di giugno, tappeti floreali, o di segatura, decorano strade e piazze con un’esplosione di colori che racconta la storia e la cultura della Valle.
La tradizione dell’Infiorata di Gerano nasce dalla storia del dipinto della Madonna del Cuore realizzato da Sebastiano Conca (1680-1764). Si dice che fu portato in visione nel borgo nel 1729, ma la partenza fu impedita da ripetuti e violenti temporali. L’evento fu interpretato come un segno che il quadro dovesse restare in paese dove è tuttora, coperto da una teca, nella Chiesa di Santa Maria Assunta.
Il giorno della festa il parroco apre la teca e, in una solenne processione, si porta il dipinto nella piazza dell’Infiorata. Qui, il corteo si dispone ai lati del tappeto floreale mentre i portatori lo attraversano lentamente per raggiungere l’altare, allestito per l’occasione. Il quadro rimane esposto fino al tramonto, quando i bambini iniziano la "sciarrata", il disfacimento dell’Infiorata.
Per la loro abilità nel creare mosaici vegetali, i geranesi sono stati invitati a realizzare l’Infiorata anche in Vaticano, in Spagna e in America. Il profondo legame con questa scenografica tradizione è testimoniato nel Museo dell’Infiorata. Vi sono conservati documenti storici, antichi attrezzi, fotografie e curiosità su quest’arte che si tramanda da tre secoli.
L’infiorata è diventata ormai una manifestazione estesa anche in altri borghi della Val d’Aniene che la festeggiano a ridosso del Corpus Domini. Nel mese di giugno, tappeti floreali, o di segatura, decorano strade e piazze con un’esplosione di colori che racconta la storia e la cultura della Valle.
